Gambero Rosso ha rilanciato un dibattito atteso da 33 anni: l’identificazione dei migliori spaghetti industriali disponibili nei supermercati. Questa ricerca, di fondamentale importanza per i consumatori, si prefigge di modificare percezioni consolidate e sfidare i principali attori del settore, valorizzando marchi storici che, tuttavia, non sempre occupano le posizioni di rilievo nel mercato. Il test non solo fornisce un’istantanea del mercato attuale, ma evidenzia anche l’evoluzione degli standard industriali.
Questo approfondito esame ha valutato gusto, consistenza e aderenza a elevati standard qualitativi. I risultati ottenuti sono stati sorprendenti, delineando un podio inatteso. Il settore degli spaghetti industriali ha visto l’emergere di nuove scoperte e tecniche, ma i marchi di spicco continuano a distinguersi tra le realtà più consolidate.
L’analisi rigorosa di Gambero Rosso e le sue implicazioni
L’assenza di un test comparativo sugli spaghetti industriali per oltre tre decenni aveva creato un vuoto informativo significativo, consentendo a reputazioni preesistenti di consolidarsi senza un confronto diretto e aggiornato. La decisione di Gambero Rosso di riprendere questa tradizione rappresenta un segnale importante per l’intero settore alimentare. Un panel di esperti ha esaminato attentamente decine di campioni anonimi, valutando aspetti cruciali come la tenuta in cottura, la ruvidità superficiale per favorire l’adesione del sugo, l’aroma e, naturalmente, il sapore. Questo approccio metodico garantisce una valutazione il più possibile oggettiva e indipendente da strategie di marketing o dalla notorietà del marchio.
I criteri di valutazione non si sono limitati alle sole caratteristiche sensoriali, ma hanno considerato anche le specificità del processo produttivo, come la trafilatura al bronzo e l’essiccazione lenta, elementi che definiscono la qualità superiore di molti prodotti artigianali e che ora si riscontrano anche nell’offerta industriale. I risultati di questa indagine non solo guidano i consumatori verso scelte più consapevoli, ma incentivano anche i produttori a migliorare costantemente i propri standard, in una competizione virtuosa che premia l’eccellenza. In questo contesto emergono i veri protagonisti, spesso al di fuori delle aspettative, come dimostrato dal podio del 2025.
Il podio inaspettato: chi si è aggiudicato il primo posto
Finalmente, i risultati tanto attesi sono stati rivelati, e il podio della classifica stilata da Gambero Rosso per il 2025 ha riservato sorprese che susciteranno ampio dibattito. Lontano dai marchi che solitamente dominano gli scaffali dei supermercati, la vetta è stata conquistata da un’azienda che ha dimostrato una qualità eccezionale.
Al primo posto, con un riconoscimento unanime, troviamo Garofalo con i suoi spaghetti n.9 Pasta di Gragnano IGP. Questo prodotto si è distinto per la sua perfetta tenuta in cottura, la consistenza ideale e un sapore che richiama la tradizione artigianale. La loro certificazione IGP rappresenta un’ulteriore garanzia di qualità e origine controllata.
Il secondo gradino del podio è stato occupato da L’Arte delle Specialità – Todis, una linea che si avvale del prestigioso pastificio Liguori. I loro spaghetti, caratterizzati dalla trafilatura al bronzo e da un processo di essiccazione lenta, offrono una ruvidità che si lega magnificamente a qualsiasi condimento, confermando come l’attenzione ai dettagli possa fare la differenza anche per marchi meno noti al grande pubblico.
Infine, a completare il podio, un nome storico ma inaspettato come terzo classificato: Voiello (marchio di proprietà del gruppo Barilla), con il suo Gran Spaghetto n.105. Questo risultato dimostra come anche brand consolidati possano mantenere e, in alcuni casi, migliorare la loro offerta, proponendo un prodotto di alta qualità in grado di competere con i concorrenti più agguerriti. Questa classifica invita a esplorare al di là delle etichette più conosciute e a dare un’opportunità a prodotti che meritano di essere scoperti e apprezzati per la loro intrinseca eccellenza.
